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Acquasanta Terme

Comune di

Acquasanta Terme
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Attraversata dalla strada Salaria, a pochi chilometri dal capoluogo piceno, è caratterizzata dalla salubrità delle sue acque e dalla bellezza unica delle sue montagne, che forniscono inoltre il pregiato travertino locale (la sua estrazione è una delle principali attività del luogo), nonché dalla vastità del territorio che ricopre e dal grandissimo numero di frazioni sparse in esso.
Abitata fin dalla preistoria e importante stazione della salaria romana con il nome di "Vicus ad Aquas", era nota sin d'allora per le peculiarità delle sue acque termali, e secondo alcuni storici antichi fu visitata anche da Carlo Magno. Insediamento dei Goti e dei Longobardi durante e invasioni barbariche, passerà poi in mano all'abbazia di Farfa ed in seguito ai vescovi-conti di Ascoli, e quindi nel nascente stato ascolano nel XIV secolo, quando sarà diviso in quattro sindacati: Acquasanta, Quintodecimo, Montacuto e Montecalvo. Nel XVI secolo verrà reincorporato insieme ad Ascoli nello Stato Pontificio e contemporaneamente sarà uno dei primi focolai di banditismo nel centro Italia, fenomeno terminato definitivamente solo dopo l'unità d'Italia. Nel corso della riorganizzazione postunitaria i quattro sindacati creati nel '300 verranno fusi a formare l'attuale municipio; durante la seconda guerra mondiale numerosi saranno i partigiani che opporranno resistenza ai tedeschi nei boschi e nelle valli dell'acquasantano, un cimitero partigiano ricorda ancora le vittime dell'eccidio di Pozza e Umito del 1944. L'enorme territorio, ricco di boschi e vallate scoscese, tempestato dalle numerose frazioni, saprà accogliere sia gli amanti degli avventurosi scenari montani, sia quelli del relax e dello scorrere lento del tempo, tipico di questi luoghi.

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